Un Concerto

Tornata esausta ma contenta, la bimba si addormentò…e sognò, sì, un concerto tra tutti gli animali dello zoo visitato, e lei a dirigere non tanto una musica, ma una sintonia tra umano e animale, un concerto certo molto speciale, anzi uno eccezionale.

Una rana direttore di concerto fa certo senso e pure sconcerto.

 

La proboscide dell’elefante trombettiero esultante, l’ippopotamo che con la zampa batte il ritmo della danza, il leone che la criniera mostra a mo’ di un’altalena, e la iena balla e a orecchio fa cantilena; la giraffa che nel suo girar mostra più della Carrà, il pappagallo che a cantare fa come il gallo, il fenicottero su una gamba fa sempre e solo un passo a danza, la tartaruga che per ballare il sudor deve asciugare, il cammello che sgobbettando vuol farsi bello, l’orso polare che nel danzar sembra volare, ed il pinguino che par bevuto aver troppo vino, il lupo cerca di far coppia con chi poi lui se l’accoppa, le scimmie ballano su ogni appiglio creando sempre di più scompiglio, l’anatra starnazza e appare pazza in questa sua danza, lo struzzo si muove a razzo come un ragazzo, e l’anaconda facendo l’onda appar gioconda, mentre la foca nel suo ballar fa un po’ da oca, e il canguro nel suo saltar scavalca il muro, mentre la volpe ballando adesso scioglie le colpe, e il lama nel suo danzar dice che l’ama, mentre la flora insieme alle piante circondan tutti da tutte le bande.

 

Lo zoo è una sintonia, un concerto di animali e di umani chiamati a vivere, per quanto possibile, in un accordo naturale, e a non diventare, come invece accade, una deformazione artificiale, a scapito degli uni e degli altri. La creazione continua, oggi, e al suo risveglio anche la bimba/rana è chiamata a orchestrarla, ora.