“Certo che avere quel coso davanti agli occhi sarà un bel fastidio!” osservò la bimba.
“Certo, certo…la rana ha invece una visione libera davanti ai
suoi, vero? E per questo ti piace come riferimento…”.
Ma la bimba non sorrise, anzi si fece triste e assorta, come a
indicare che qualcosa non quadrava in quella mia battuta ironica.
Pensandoci bene, a volte il peso davanti agli occhi che ingombra
il nostro sguardo può essere visibile, come nel caso del nostro rinoceronte; ma
ci sono pesi che non vediamo, invisibili agli occhi altrui, ma che appaiono
invece davanti al nostro sguardo, e che ci impediscono di vedere serenamente
dove andare. E spesso, quel peso non è naturale, ma ci è messo davanti per
rimarcare i nostri limiti e le nostre incapacità…e sottolineato da chi ci
dovrebbe amare, e invece ci vuol solo far soffrire, come a ripicca per non
essere stato amato o per non aver la capacità ora di dare amore.
La bimba sta ondeggiando, come ubriaca…
”Che stai facendo?” le chiedo un po’ preoccupato.
Mi sorride: “Sto imitando la camminata del rinoceronte…guarda,
guarda come cammina! Sembra che stia ballando!...” e mentre continua così,
osservandoli in sintonia uno di là e lei di qua dalla recinzione, fanno proprio
una bella coppia: una rana che balla con un rinoceronte, in un lento che li
assimila a un sereno momento di vita insieme, dove la recinzione e ogni altro
ingombro scompaiono agli occhi, e appare invece in gioiosa fantasia l’incontro
naturale tra l’animale che appare una bomba e l’umanità di una bimba.